
Quale è il nesso tra idratazione, cibo e longevità?
Sapevi che la dieta detox serve come antinfiammatorio ed elisir di lunga vita? Otterrai questo beneficio grazie alla corretta idratazione del liquido extracellulare. Ma basta bere tanta acqua? No, occorre altro. Scopri cosa!
L’ambiente extracellulare ed i giusti nutrienti
L’idratazione corretta fornisce il giusto ambiente bio-chimico affinché si riesca ad assimilare le sostanze acquisite durante un pasto o durante l’assunzione di un medicinale, ritenute essenziali alla risposta immunitaria.
Secondo la medicina naturale i disturbi si possono contrastare in maniera più o meno efficace proporzionalmente a:
- lo stato di idratazione del corpo
- la composizione chimica di tutti i nostri liquidi.
Per dirla in parole povere, per quanto tu possa bere tanto potrebbero comunque capitare queste 2 cose:
- la composizione di questi liquidi non contiene tutte le sostanze che le tue cellule richiedono in quel periodo o specifico momento;
- che una particolare intossicazione o eccessiva densità del liquido extracellulare, renda poco assimilabili o rallenti l’assimilazione e quindi l’utilizzo di dette sostanze nei tempi opportuni per ottenere una auspicabile veloce guarigione.

In questo blog, dedicheremo ampio spazio alla descrizione di cosa è la giusta idratazione e di come fare utilizzando allo scopo gli estratti verdi ed i frullati di frutta (conosciuti anche come smoothies).
Quanto imparato dovrà poi servirti da guida per abbinare sapientemente questi succhi della salute ad una alimentazione corretta.
Idratazione: ciclo e regolarità
Crea un ciclo regolare di queste assunzioni, unitamente ad un regime dietetico vegano ed ipocalorico (il tutto senza superare le 750 Kcal al dì) e avrai conseguito una dieta detox, ovvero un percorso detossificante.
Dopo qualche giorno, divenendo sempre più bravo in cucina, arricchirai di gusto i tuoi pasti e modificherai positivamente la qualità fisico-chimica di sangue e linfa.
Dieta detox: a cosa serve la giusta cottura e preparazione
Durante i successivi mesi, tra un ciclo disintossicante e l’altro, sarà determinante badare a cosa mangiamo, quanto ne mangiamo e come lo prepariamo (cotto o crudo).
Si, anche il come è fondamentale. Intendo riferirmi alla sequenza di quello che ingoiamo e beviamo ed all’intervallo che concediamo tra un pasto e l’altro. Non ultima la tipologia di cottura e preparazione.
Nel mantenimento sarebbe preferibile dare molto più spazio ai prodotti di origine vegetale ed alle crudità. Bisognerebbe assicurarsi di consumare almeno il 60% dei nostri alimenti a crudo, o solo scottati in padella.
Lasciamo ad esempio che il cuore dei nostri ortaggi preferiti resti crudo. Come Fare? Potremmo insaporire con olio caldo ed aromi l’esterno saltato in padella ( i più fibrosi si possono immergere 30” in acqua bollente) per poi spegnere a circa metà cottura, quando gli ortaggi sono ancora croccanti.
Lo chef televisivo Cannavacciuolo ha ampiamente dimostrato che questo sistema di preparazione in padella esalta il sapore dei vegetali (come i frijarielli), conservandone comunque il profumo ed alcuni importanti nutrienti.