Mal di testa e cefalea con emicrania

Mal di testa: cefalea o emicrania, tu di cosa soffri?

Sei d’accordo con me che il mal di testa è il più fastidioso dei nostri disturbi? Siccome la testa rappresenta la sede del pensiero e la vita di relazione, spesso una brutta cefalea compromette proprio la nostra vita sociale, lavorativa e sentimentale.

Se anche tu ne soffri voglio darti una bella notizia: è possibile alleviare di molto i suoi sintomi sia con la nutrizione ortomolecolare che con la riflessologia plantare se agisci subito e nel modo giusto. Vediamo insieme come fare.

guarita mal di testa

Cominciamo col distinguere prima alcune manifestazioni del disturbo per poi imparare quali punti si possono massaggiare.

Differenza tra cefalea ed emicrania

Il termine cefalea comprende tutti i tipi di mal di testa, invece per emicrania, intendiamo quel sintomo di cefalea che si localizza soltanto su una metà del cranio agendo solo su di un lato (il destro o il sinistro).

Allora, sei pronto a saperne di più? Guarda la figura che segue ed analizza a quale tipo di mal di testa appartiene il tuo.

Se avverti dolori alla testa periodicamente sappi che sei in grossa compagnia. Difatti questo tuo disturbo rappresenta uno dei più comuni nel mondo. Pensa che il 70% degli individui ha avuto almeno un episodio di cefalea nel corso di questo anno. Quando il mal di testa è frequente compromette pesantemente la qualità della vita, perciò non trascurare i consigli che seguono e non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni.

Come riconoscere 3 tipologie di mal di testa

Tutt’ora individuare la sede fisiologica dei mal di testa è difficile mediante i classici strumenti di laboratorio, in quanto l’alterazione del tracciato encefalico è presente solo quando la cefalea è organica (cioè è dovuta a ipertensione o emorragia cerebrale).

In effetti osservando se i tuoi sintomi si localizzano in parti determinate del collo, della faccia, della mandibola, del cuoio capelluto, piuttosto che delle tempie o dell’orbita oculare, potremmo classificare tali disturbi in 3 grossi gruppi o forme primarie:

  • Emicrania (predominanza femminile)
  • Muscolo tensiva (predominanza femminile)
  • A grappolo (predominanza maschile)

Cefalea emicrania

E’ una forma di cefalea vascolare localizzata in una “emi-parte” del cranio. E’ causata dalla compressione dei vasi sanguigni che irrorano la testa. Il medico dovrà verificare che non ci siano ostruzioni dell’apparato osteoarticolare del collo e delle vertebre cervicali. Questa colpisce una parte consistente della popolazione: circa il 18% di cui il 12% sono donne e il restante 6% uomini. Si manifesta con dolore intenso unilaterale con o senza aurea o nausea da odori. Può durare da 4 a 72 ore.

Emicrania con Aura: si manifesta iniziando con sintomi non dolorosi da pochi minuti a 60 minuti prima dell’evento e che si concludono con il vero e proprio mal di testa. Inizialmente possono comparire afasia, formicolii, paresi, disturbi della vista (da una parte la persona vede lampi, luci o perde la vista, senza dolore, lo scopre casualmente) dovuti a vasospasmo o contrattura delle arterie che irrorano l’encefalo.

Diversi sono i fattori che combinati tra di loro possono scatenare l’emicrania: contrattura delle arteriole dovuta a caldo o freddo, alterazioni del sonno, dolori al collo e alla testa, “trigger” (ovvero impulsi emozionali), fattori ambientali e cambiamenti ormonali, insufficiente apporto di cibo o allergie a cibi specifici.

Si è notato che, eliminando diminuendo l’eccessivo consumo di alcuni cibi come cioccolato, formaggi, agrumi, alcol, cibi grassi e fritti gli attacchi di emicrania si riducono.
La riflessologia plantare, insieme ad una corretta alimentazione, produce un notevole miglioramento dei sintomi dell’emicrania.

Cefalea muscolo tensiva

È la più frequente soprattutto nelle donne e rappresenta il 90% di tutti i mal di testa. nelle forme occasionali, che sono le più rare, le crisi vanno da 1 a 15 episodi ogni 4 settimane; mentre nelle forme croniche può anche superare la soglia di 15 episodi al mese.

Essa può durare per un breve periodo di mezz’ora, o proliungarsi fino a 7 giorni di seguito.
I suoi sintomi: dolore che non batte, difficilmente monolaterale, con manifestazione intermittente, con senso di costrizione al capo a causa della muscolatura contratta (il muscolo trapezio in particolare).

Cefalea a grappolo

È la forma più rara di mal di testa che interessa circa lo 0,5% della popolazione maschile e lo 0,01% delle donne. Si manifesta periodicamente una volta l’anno e a volte quasi alla stessa ora. Il dolore si concentra solitamente nella zona orbitale dell’occhio. La persona è agitata, non può non può stare sdraiata, presenta sudorazione facciale ed edema nella zona interessata con rinorrea. Sintomi accessori: nausea, vomito, fotofobia, lacrimazione e l’occhio “che punge”.

Queste cefalee di tipo occipitale (ossia dell’occhio), presentano quasi sempre le vertigini che invece non compaiono nelle altre cefalee perché sono in qualche modo legate al labirinto dell’orecchio.

Ci troviamo di fronte a un soggetto con contrazione muscolare del trapezio, come se fosse un pugile sulla difensiva, pronto a ricevere il colpo. Nelle cefalee frontali, invece, non sono mai presenti le vertigini, ma solo fotofobia e/o nausea e vomito: non solo è fastidioso sentire e vedere, ma il corpo cerca di espellere qualcosa generando quelle sensazioni che precedono un vomito.

Consulenza con Dieta ortomolecolare: guarisci mangiando

Durante il consulto in studio o mediante una consulenza online, sarai consigliato sulle importanti basi per utilizzare la corretta e naturale alimentazione antinfiammatoria (alcuni la chiamano Dieta Orto-Molecolare).

La nutrizione antinfiammatoria, realizza un netto miglioramento del lavoro del fegato e di tutti i restanti organi ed apparati collegati alla digestione ed assimilazione dei nutrienti e questo assicura il miglioramento del mal di testa sia esso muscolo tensivo (cefalea) che metabolico (emicrania).

 

Riflessologia plantare: massaggia questi punti su mani e piedi

mappa dei punti riflessologia plantare

Segui le successive indicazioni e cerca i punti e le aree che compaiono nella mappa dei piedi. Bisogna agire sulla proiezione della testa e del collo, sia sull’alluce che su tutte le altre dita. Stimoliamo le relative articolazioni che corrispondono ad occhi d orecchie.

Essendo un trattamento piuttosto doloroso, bisogna iniziare dolcemente. Poi, a mano a mano che il dolore passa, approfondiremo il massaggio estendendolo alla base delle dita ed agli spazi interdigitali.

Trattare in sequenza tutto l’apparato muscolo-scheletrico, il sistema endocrino (ipofisi, epifisi, tiroide, surreni) e gli organi emuntori (reni, intestino crasso, fegato, polmoni).
durante la seduta di riflessologia plantare aiutare il ricevente anche con la distensione immaginativa.

Mappa del rachide

Quest’ultima attività associa un metodo misto di rilassamento con tecnica somatica. Essa permette di portare l’attenzione su ogni muscolo del corpo. Consente cioè di percepire le zone di tensione di cui spesso non ci si rende conto e massimizza così i risultati del massaggio in quanto accelera la risposta dell’ipotalamo che riceve quanto meno una duplice forma di stimolo.

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Riflessologia plantare per alleviare il Mal di Testa

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